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Buongiorno amici miei.....
oggi un ragazzo mi ha detto “Non capisco che divertimento ci sia a passare una giornata con tanta gente, facendo tanti km con una macchina o su due ruote, magari pure morendo di freddo rientrando a casa!”
Forse gli aveva già risposto Mogol (capire tu non puoi, tu chiamale se vuoi….)!
Come posso spiegare le sensazioni che si sentono prima dell’arrivo?
Inizi a pensare alle persone che incontrerai, a ciò che vuoi dire, a ciò che devi chiedere….poi arrivi, sono loro, ti urlano “ciao” , ti sorridono felici pur non conoscendoti, conoscendo soltanto il tuo Nick.
Come spiegare a chi non ha questa passione che vorresti essere presente in ogni chiacchierata, che vorresti parlare con tutti e che invece qualcuno lo saluti di fretta, perché magari lo hai visto al raduno precedente (dicendoti tanto ci vediamo dopo) ma poi lo cerchi e ti accorgi che è già andato via....
Come spiegare che, girando su un due ruote con un’altra cinquantina di mezzi, ti basta uno sguardo (spesso solo quello si vede da un casco integrale) per dirsi tanto in mezzo secondo...cosa che con la macchina non accade....
Come spiegare la sensazione che si prova quando la gente ti sorride incredula, vedendo passare una cinquantina di mezzi in parata?
Come spiegare che esistono persone che non le vedi da tanto, tanto tempo e si ricordano tutto di te, o di altre con cui stai parlando da un po’ e tu non fai altro che cercare di associare la persona al nick, e se poi lo chiedi non si offendono se non te lo ricordi?
Come spiegare l’atmosfera cordiale calorosa, fatta di risate, ricordi, strette di mano, racconti veri, veritieri, probabili ed improbabili, ma raccontati con tanto amore?
Come spiegare un giro a piedi in una città sconosciuta, dove si parte tutti insieme e dopo cento metri si è rimasti in due, ma che alla strada successiva ci si incontra di nuovo, e continuando a camminare sembra di essere come nella tua zona, perché per quanto giri trovi sempre qualche faccia che conosci?
Come spiegare il trovarsi sdraiato in terra insieme ad altre persone adulte e felice di trovarti lì?
Come spiegare le risate che scaturivano da una semplice battuta: “quanti siamo? 4 gatti!!!”?
( Vedi Raduno Regione Sardegna )
Come spiegare anche a te stessa che tutto ciò che volevi dire lo hai perso nelle mille conversazioni?
Come spiegare che dietro tutto questo ci sono persone che hanno fatto i salti mortali per esserci, anche solo per mezza giornata, che si sono dovuti prendere le ferie, che hanno dovuto lasciare figli, animali a persone di fiducia, che hanno dovuto organizzarsi a lungo, che hanno dovuto rinunciare a qualcosa o forse più di qualcosa (perché tre giorni fuori casa costano!)?
Come spiegare le suggestioni che provi quando, con persone che non conoscevi affatto, hai voglia di ospitarli in casa per tutto il tempo possibile?
Come spiegare che vorresti riuscire a tenere gli occhi aperti per poter continuare a parlare, che vorresti che le giornate non finiscano per continuare a girare,
che vorresti che l’Italia fosse più corta per poter incontrare quelle persone più spesso, ma più lunga per poterci scorazzare?
Come spiegare che ora vorrei essere di nuovo lì, che di tutto il resto non mi interessa proprio nulla, che vorrei vedere ancora quelle staffette sfrecciarti vicino, con il sorriso sulle labbra anche se l’automobilista che hai appena bloccato andava di fretta e ci ha mandati tutti a quel paese?
Come spiegare l’intenso piacere di sentirsi parte di un piccolo mondo fatto di sorrisi, pacche sulle spalle, ricco di calore, dove sei quello che sei, dove nessuno ti chiede di essere diversamente, dove ci sono solo persone che non hanno paura dei chilometri e del clima pur di salutarsi e riconoscersi in un’idea comune...un motore e due o quattro ruote che siano?
L’amore per i nostri mezzi che tanto ci fanno andare lontano, certi che nessuno mai potrà raggiungerci.
Perché la passione ti porta a fare cose che gli altri non possono capire, se non venendo con noi nei posti più improbabili, con le temperature più assurde, ma con la certezza di essere i Migliori, i più veloci anche se si arriva ultimi, i più smanettoni, anche se restiamo dietro a chi ha 70 cv meno di noi.
Questo è stato per me partecipare ai diversi raduni, Cruze o Kawasaki…..tutto il resto è noia.
Grazie Ragazzi per avermi fatto vivere queste sensazioni, per avermi aiutato nei momenti difficili della mia vita, con piccoli gesti per me immensi...la lontananza ora mi bloccherà un po' ma ogni qual volta potrò io ci sarò......
Debora
oggi un ragazzo mi ha detto “Non capisco che divertimento ci sia a passare una giornata con tanta gente, facendo tanti km con una macchina o su due ruote, magari pure morendo di freddo rientrando a casa!”
Forse gli aveva già risposto Mogol (capire tu non puoi, tu chiamale se vuoi….)!
Come posso spiegare le sensazioni che si sentono prima dell’arrivo?
Inizi a pensare alle persone che incontrerai, a ciò che vuoi dire, a ciò che devi chiedere….poi arrivi, sono loro, ti urlano “ciao” , ti sorridono felici pur non conoscendoti, conoscendo soltanto il tuo Nick.
Come spiegare a chi non ha questa passione che vorresti essere presente in ogni chiacchierata, che vorresti parlare con tutti e che invece qualcuno lo saluti di fretta, perché magari lo hai visto al raduno precedente (dicendoti tanto ci vediamo dopo) ma poi lo cerchi e ti accorgi che è già andato via....
Come spiegare che, girando su un due ruote con un’altra cinquantina di mezzi, ti basta uno sguardo (spesso solo quello si vede da un casco integrale) per dirsi tanto in mezzo secondo...cosa che con la macchina non accade....
Come spiegare la sensazione che si prova quando la gente ti sorride incredula, vedendo passare una cinquantina di mezzi in parata?
Come spiegare che esistono persone che non le vedi da tanto, tanto tempo e si ricordano tutto di te, o di altre con cui stai parlando da un po’ e tu non fai altro che cercare di associare la persona al nick, e se poi lo chiedi non si offendono se non te lo ricordi?
Come spiegare l’atmosfera cordiale calorosa, fatta di risate, ricordi, strette di mano, racconti veri, veritieri, probabili ed improbabili, ma raccontati con tanto amore?
Come spiegare un giro a piedi in una città sconosciuta, dove si parte tutti insieme e dopo cento metri si è rimasti in due, ma che alla strada successiva ci si incontra di nuovo, e continuando a camminare sembra di essere come nella tua zona, perché per quanto giri trovi sempre qualche faccia che conosci?
Come spiegare il trovarsi sdraiato in terra insieme ad altre persone adulte e felice di trovarti lì?
Come spiegare le risate che scaturivano da una semplice battuta: “quanti siamo? 4 gatti!!!”?
( Vedi Raduno Regione Sardegna )
Come spiegare anche a te stessa che tutto ciò che volevi dire lo hai perso nelle mille conversazioni?
Come spiegare che dietro tutto questo ci sono persone che hanno fatto i salti mortali per esserci, anche solo per mezza giornata, che si sono dovuti prendere le ferie, che hanno dovuto lasciare figli, animali a persone di fiducia, che hanno dovuto organizzarsi a lungo, che hanno dovuto rinunciare a qualcosa o forse più di qualcosa (perché tre giorni fuori casa costano!)?
Come spiegare le suggestioni che provi quando, con persone che non conoscevi affatto, hai voglia di ospitarli in casa per tutto il tempo possibile?
Come spiegare che vorresti riuscire a tenere gli occhi aperti per poter continuare a parlare, che vorresti che le giornate non finiscano per continuare a girare,
che vorresti che l’Italia fosse più corta per poter incontrare quelle persone più spesso, ma più lunga per poterci scorazzare?
Come spiegare che ora vorrei essere di nuovo lì, che di tutto il resto non mi interessa proprio nulla, che vorrei vedere ancora quelle staffette sfrecciarti vicino, con il sorriso sulle labbra anche se l’automobilista che hai appena bloccato andava di fretta e ci ha mandati tutti a quel paese?
Come spiegare l’intenso piacere di sentirsi parte di un piccolo mondo fatto di sorrisi, pacche sulle spalle, ricco di calore, dove sei quello che sei, dove nessuno ti chiede di essere diversamente, dove ci sono solo persone che non hanno paura dei chilometri e del clima pur di salutarsi e riconoscersi in un’idea comune...un motore e due o quattro ruote che siano?
L’amore per i nostri mezzi che tanto ci fanno andare lontano, certi che nessuno mai potrà raggiungerci.
Perché la passione ti porta a fare cose che gli altri non possono capire, se non venendo con noi nei posti più improbabili, con le temperature più assurde, ma con la certezza di essere i Migliori, i più veloci anche se si arriva ultimi, i più smanettoni, anche se restiamo dietro a chi ha 70 cv meno di noi.
Questo è stato per me partecipare ai diversi raduni, Cruze o Kawasaki…..tutto il resto è noia.
Grazie Ragazzi per avermi fatto vivere queste sensazioni, per avermi aiutato nei momenti difficili della mia vita, con piccoli gesti per me immensi...la lontananza ora mi bloccherà un po' ma ogni qual volta potrò io ci sarò......
Debora
brava anche se io sono ducatista :-)
Debora, bellissime parole! 
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