Certamente
[Devi essere iscritto e connesso per vedere questo link] ma non prendete tutto quello che dico per "oro colato", sono davvero tanti gli aspetti tecnici da prendere in considerazione.
I piccoli interventi mirati a cui mi riferisco non sono molti ma li reputo importanti, essenziali.
Considerando le circostanze in cui ci si viene a trovare il primo a cui rivolgere attenzione è l'impianto frenante.
Si può lasciare tutto "stock" ma
cambiare le pastiglie (tutte) con altre più adatte alla pista è altamente consigliato.
Le pastiglie stradali lavorano molto bene in un range di temperatura ampio ma quando iniziano ad essere fortemente sollecitate ed a "lavorare" a temperature elevate perdono efficacia, alcune subiscono forti degradi (anche meccanici , alias "rotture/cricche e rovinano anche i dischi).
Esistono pastiglie omologate che si comportano egregiamente nell'uso quotidiano (quasi sempre sono superiori alle originali) ma con la mescola leggermente più abrasiva ed in grado di lavorare a temperature più alte.
Ferodo, ebc, brembo etc. etc. ..., ce ne sono di tutti i gusti e si adattano in modo diverso a seconda della composizione dei dischi originali o non.
Non'è detto che una pastiglia della marca x vada meglio della marca y su tutte le auto.
E' una questione di abbinamento ma in genere come si sceglie si sceglie bene, sempre meglio delle originali sono.
La frenata sarà più pronta, si potranno fare "staccate" più al "limite" prima della curva pur mantenendo un certo margine di sicurezza.
Tralascio tubi freno e dischi, si sopravvive anche senza quelli pur considerando le conseguenze, effetto "polmone" comunque gestibile ed eventuali ovalizzazioni dei dischi "pieni" se non fatti raffreddare per bene durante la sessione in pista.
I dischi baffati prevengono la "cristallizzazione" delle pastiglie quando raggiungono alte temperature, ma adottando pastiglie come sopra descritto sarà più difficile incappare a questi fenomeni.
Certo, se in pista fate gli "animali" e state sempre a "spingere" il "finimondo" è assicurato
Nemmeno in F1 ci sono ancora riusciti .. figuriamoci sulle "vetture stradali" ... .
Il secondo aspetto è l'assetto.
Fortunati i possessori della 4 porte, esistono degli ottimi
kit fissi che non nascono da un'esigenza "estetica", "tuner" o semplicemente da "coatti" (come si dice a Roma
) e non abbassano l'auto di quei 3 cm per un "vezzo" o per una "voglia estetica".
Se i freni vengono fortemente sollecitati, forti frenate all'ingresso curva, potete immaginare le forze in gioco riguardo i "trasferimenti di carico".
Trasferimento di carico di tutti i tipi, assiali, longitudinali, trasversi ed a valori ben più alti della soglia normale.
Il povero telaio se la cava egregiamente, grazie alla sua voluta elasticità che in pista è indesiderata ma salva e mette a riparo da rotture meccaniche dello stesso.
Meglio una minia flessibilità !
Immaginate un grissino, essendo leggero, fragile e abbastanza duro alla minima pressione si "sbriciola" o spezza.
Guardate ora uno stecchino da denti, è fino ed esile ma la flessibilità delle fibre di legno gli concedono una pur minima elasticità così che questo non si spezzi subito sottoposto a pressione.
Argomento, comunque, molto delicato e più complesso di quello che sembra.
Dietro questa "riflessione" si nascondono i "segreti" più "top secret" di ogni preparatore di auto sportive (che coinvolge, putacaso, anche l'assetto).
Insomma,
assetto fisso non regolabile per abbattere i costi e salvaguardarsi da tante altre piccole "seccature" ed difficoltà di uno regolabile.
In questo modo si potrà usare l'auto anche tutti i giorni senza essere costretti ad indossare "busti" o collari per la cervicale dopo le prime buche ...
Molto sfortunati gli utenti della 5 porte (Hatchback) , tò ... putacaso l'auto che possiedo hahaha.
Per queste ultime, ad oggi, non conosco assetto realmente compatibile per una questione di valori di pre carico molle e taratura ammortizzatori dell'assale posteriore.
Il retrotreno della 5 porte pesa svariate decine di Kg in più rispetto alla 4 porte.
Potreste seguire tutti la via della sostituzione delle molle mantenendo gli ammortizzatori originali ma così facendo avrete un sistema sbilanciato che farà lavorare malissimo gli ammortizzatori (verso il fine corsa che oltre tutto ha i tamponi regolati per un comportamento stradale).
Si può fare ma dura veramente poco, gli ammortizzatori originali durano poco tempo ma sopratutto lavorano male.
In pista ... i più "smaliziati" pagano le conseguenze ed anche gli "inesperti", magari inconsapevolmente, raccoglieranno i frutti dell'esperienza.
Passare ad un assetto completo e dedicato significa aumentare la sicurezza, la durata e sopra tutto si avranno parametri di funzionamento calibrati e studiati per l'uso.
nella guida di tutti i giorni si avvertiranno solo grandi benefici a scapito di due piccoli "fattori di attenzione".
La maggiore rigidità (ma vi assicuro che le nostre auto la sopportano molto bene grazie al buon telaio) e conseguenza di questo, sul baganato, maggiore attenzione e prudenza.
L'auto và talmente bene che non si ha la stessa percezione del "limite di aderenza" come quando si usa l'assetto "stock" e la vettura essendo più rigida tende ad avere reazioni più brusche ed immediate nelle condizioni limite.
Non significa che sia meno controllabile, anzi direi l'opposto, significa però che bisogna guidare con un "briciolo di sale e prudenza" in più nella test e mai dimenticare di attaccare quest'ultima sul collo (regola che vale sempre, comunque).
Ecco, questi due passaggi, pastiglie ed assetto, sono già sufficienti per potersi presentare in pista con un mezzo più adatto per un uso "pistaiolo" ma che allo stesso tempo migliorano il piacere di guida anche nella guida di tutti i giorni (e la sicurezza).
Altro aspetto da prendere in considerazione, di cui ho già accennato,
cambio olio motore (e filtro), spurgo e sostituzione
liquido impianto frenante e controllo liquidi in generale (
idroguida, occhio ai livelli).
Prima di scendere in pista è bene sapere se convergenza, campanatura, caster e compagnia bella sono corretti.
Ricontrollare per precauzione dopo una sessione di guida in pista, basta una volta per capire come si comporta l'auto ed il suo sistema di "autotelaio".
Se poi vogliamo mettere la ciliegina sulla torta si potrebbe "lavorare" anche sulla scelta delle gomme, misure, cerchi, pesi ... perchè le gomme fanno la vera differenza in pista ma senza i due punti sopra citati non le si sfrutteranno mai al massimo potenziale.
Quì i costi "impennano" e se ci mettiamo anche un'altra serie di "lavoretti" siamo fuori dalla "grazia di Dio".
Divertirsi con "poco" ma sopratutto nella maniera più sicura ed equilibrata possibile è una cosa saggia.
Ecco, l'ho fatta lunga ... anche troppo
Scusatemi, non volevo "ammorbarvi" ...
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